
La mia città
Bella e capricciosa
come si addice a una vera signora
quante volte
sei rimasta ad ascoltarmi
là dove il fiume respirava
E così voglio ricordarti
Mi sbiadisci fra le mani
come una vecchia cartolina
Beffardo spirito inquieto
così mi vorrai ricordare
Così vorrei mi ricordassi
Non oso toccarti
una volta di troppo:
le falangi commosse
non ti lascerebbero più andare.
...
Novembre
Steli
quasi addormentati
sui fiori del cuscino
quasi addormentati
sui fiori del cuscino
Poggiando le guance
levigate dal vento
ancora l'odore del freddo
La cantilena del tuo respiro
e fuori è novembre
Mentre le città si dileguavano
nell'ocra e nel seppia
l'acquarello sbiadiva le cupole
Non più l'argento,
ma un'aroma come di bucciadipesca
intristiva le mie parole
Il segreto portato in salvo
- l'ironia intristiva le mie parole.
Le mie parole.
Sussurrate a mala pena.
Parole
Azzurroperla
Invisibili
mormorate al tuo orecchino
perchè non te ne accorgessi.
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